venerdì 6 dicembre 2013

ed arrivarono con i pennacchi e il cappello sul cuscino

mercoledì  *quando sai com'è l'abisso non sei più lo stesso ti tieni un po' più stretto a chi ti tiene stretto*

di quelle cose che ti scuotono e ti lasciano rintronata, e tu ti chiedi per un giorno intero se stai sognando, e aspetti che ti dicano che non è vero, perchè se chiudi gli occhi vedi quella faccia col pizzetto di bambinone sorridente, e pensi che non può essere vero
di quelle cose che ti chiamano e ti danno la notizia, poi tu richiami, poi hai bisogno di chiamare altri, perchè non ci sta tutta nella tua testa, la devi far uscire, la devi condividere...

giovedì *in questa lotteria a volte paghi molto rispetto alle tue colpe*

te lo chiedì il perchè?
non lo so se me lo chiedo
non me lo chiedo, perchè non penso ci sia risposta
puoi fare la domanda
come diceva ieri il prete, la domanda che ci facciamo tutti la faccio io
e la risposta non può essere che Dio lo voglia
perchè Dio non può volerlo, al massimo permettere che gli eventi naturali seguano il loro corso
poi, come diceva, puoi farti la seconda domanda, e chiedere perchè lo permetta
...
e comunque la risposta non la so
...

venerdì  *però alla fine di questo dolore sarà per sempre alla luce del sole ciò che rimane di noi*

e non so neanche la risposta a un'altra domanda:
come?
...
come andare avanti
come superare il dolore
come superare l'assenza
come riuscire a non impazzire
come continuare a vivere
...
provi a metterti nei panni di lei, che rimane senza lui
provi
ma non ce la fai, che quei panni non sono i tuoi
quel dolore non è tuo

...

(e comunque dovrebbe essere vietato morire il giorno del compleanno dei figli)

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